Secca delle Ancore
profondita: da 12 a 30 metri
difficoltà: media
correnti: rare
tipo: scogli, , grandi massi, posidonia, sabbia
Si parte da una gomena per percorsi tutti molto avvincenti in mezzo a grossi massi granitici poco distanti dall'Isola del Fico.  Un percorso verso l'isola rivela incavi spettacolari che offrono riparo alle cernie anche di grossa dimensione.  Pìù interessante è invece percorrere delle ampie lastre di granito dove, in prossimità della sabbia,  si incontrano 2 grosse ancore del tipo ammiragliato di epoche recenti.  Qui si vedono branchi di saraghi, cernie, nudibranchi.
Secca dell'Elefante
profondita: da 12 a 30 metri
difficoltà: media
correnti: poche
tipo: grossi massi di granito grigio, tane
La secca è spettacolare, formata da grandi blocchi granitici, ricoperti da un sottile feltro di alghe, ricchi di spaccature e di tafoni. Al centro della secca si nota una roccia simile alla testa di un elefante; nelle vicinanze c'è anche un'ancora del XIX secolo. Si possono vedere pesci di passo e castagnole sopra i massi, e sulle rocce nudibranchi, corvine, cernie.  Consigliata a chi ama il granito e le tane dove si nascondono anche grosse cernie.
Isolotto Rosso
profondita: da 5 a 20 metri
difficoltà: facile
correnti: nessuna, però è sconsigliata con scirocco che riduce la visibilità.
tipo: scogli, posidonia, sabbia
Immersione da gustare anche in notturna che regala emozioni a pochi metri di profondità. Ottimo ridosso per il maestrale ed il ponente è diventata dimora di branchi di barracuda e ricciole. Sul fondo è un succedersi di cordoni rocciosi inframezzati da detrito e posidonia e si incontra di tutto, pesci ed invertebrati.
La Mandria
profondita: da 5 a 45 metri
difficoltà: impegnativa
correnti: nessuna, però è consigliato soloai più esperti
tipo: profonda tra roccie su sabbia nel coralligeno
Immersione affascinante e profonda consigliato in Nitrox al 30%.  Si trova a metà strada tra le isole di Molara eTavolara e non esiste una boa per l'ormeggio.  Si scende su un pilone che parte da un fondale di 45 metri e risale in una gomena fino a 8 metri dalla superficie.  Il fondale è caratterizzato da un grosso masso tagliato a croce e rivestito di bellissime gorgonie.  E' possibile trovare qualche sorpresa (siamo in un fondale prevalentemente sabbioso) con interessanti nudibranchi, capra di mare, invertebrati, musdea.  Interessantissima la lenta risalita sul pilone alla ricerca di molluschi ed invertebrati come la Caprella.
Relitto Chrisso
profondita: da 0 a 8 metri
difficoltà: facile
correnti: nessuna, però è sconsigliata con marosi che riducono la visibilità.
tipo: relitto tra scogli, posidonia, sabbia
Ottimo sito per la fotografia in quanto costellato di nudibranchi e di vita che si nasconde tra le lamiere.  Il relitto è di recente affondamento (1974) ed avvicinabile con cautela in quanto preda del continuo deterioramento che può far muovere la struttura rendendola pericolosa ai subacquei.   Grazie alla bassa profondità e quindi alla sua luminosità è una immersione suggestiva e con ampi tempi di immersione. Per la storia del relitto si consiglia il link del Parcohttp://www.amptavolara.com/territorio/paesaggi-sommersi/relitti/